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Ucraina: scontri davanti al Parlamento, un morto e decine di feriti

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Un membro della guardia nazionale ucraina è stato ucciso e un centinaio circa di poliziotti e soldati della guardia nazionale sono rimasti feriti nel corso di violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine scoppiati davanti al Parlamento di Kiev, in Ucraina.

Il soldato è stato ucciso dall'esplosione di una granata, lanciata dai dimostranti. Entrambe le fazioni hanno lanciato gas lacrimogeni. Il ministero degli Interni ha riferito che l’uomo sospettato di aver lanciato la granata è stato arrestato, assieme ad altri 30 manifestanti, tutti nazionalisti ucraini, in gran parte appartenenti al partito di estrema destra Svoboda.

Stavano manifestando contro la riforma della Costituzione che garantirà maggiore autonomia alle regioni orientali sotto il controllo dei separatisti filo-russi. Il Parlamento aveva da poco dato avvio al processo di modifica costituzionale, approvando in prima lettura la riforma, con 265 voti favorevoli e 87 contrari, su un totale di 450.

La riforma è uno dei punti dell'accordo per la tregua sottoscritto a febbraio dal governo ucraino e dai rappresentanti dei ribelli filo-russi. I separatisti la considerano insufficiente, dato che concede maggiore autonomia ma non garantisce la semi-autonomia che chiedono, mentre i nazionalisti la vedono come una sconfitta, un cedimento alla Russia di Putin.