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Usa: arrestata l'impiegata del Kentucky che nega il matrimonio alle coppie gay

La donna, 49 anni, è finita in carcere giovedì per oltraggio alla corte, per non avere rispettato la sentenza di un tribunale federale che le aveva ordinato di assolvere agli obblighi che le impone la legge. Il giudice che ha firmato il provvedimento ha spiegato che "la corte non può accettare che qualcuno non rispetti le sue sentenze: se si desse la possibilità alle persone di scegliere quali ordini seguire, ci potrebbero essere potenzialmente dei problemi”.
Nelle scorse settimane, dopo che lo scorso giugno la Corte Suprema aveva stabilito l'incostituzionalità delle leggi statali che vietavano il matrimonio gay, rendendolo di fatto legale in tutto il paese, la Davis si era rifiutata di rilasciare licenze di matrimonio alle coppie gay, affermando di agire "sotto l’autorità di Dio". La donna, che è una funzionaria eletta e non una semplice impiegata pubblica, si era anche rivolta alla Corte Suprema, chiedendo che le venisse riconosciuta una sorta di obiezione di coscienza. A fine agosto la Corte ha respinto la richiesta.
La Davis era stata inoltre accusata di ipocrisia e di rispettare solo selettivamente i principi cristiani, dato che si è sposata quattro volte.

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