Omicidio stradale: l'ok della Camera al Ddl

"Entro l'anno sarà legge” Questo l’impegno di Riccardo Nencini, Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti. Il Ddl prevede novità in particolare in caso di incidente avvenuto sotto l’effetto di alcool e droghe. Viene stabilito l'obbligo di arresto in flagranza per i pirati della strada che uccidono al volante che scatterà solo quando il guidatore sarà trovato in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o sotto l'effetto di droghe.
In questi casi è previsto l'arresto da 8 a 12 anni. Nei casi più gravi la sanzione può arrivare fino a 18 anni in caso di omicidio stradale di più persone. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio).
Novità in arrivo anche per le lesioni: l’ipotesi di base rimane invariata ma le pene si inaspriscono se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni di carcere per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque chi guida ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l'incidente è causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. Nel caso in cui dopo un incidente il conducente non presta soccorso si prevede l'aumento di pena da un terzo a due terzi. La pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste in caso di morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione.

SHORT LINK:
https://vivere.me/apMd