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Polonia: no all'estradizione per Roman Polanski

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Roman Polanski
Un giudice del Tribunale di Cracovia, in Polonia, ha respinto la richiesta di estradizione negli Stati Uniti per il regista Roman Polanski.

Polanski, 82 anni, è accusato di aver violentato, sotto l'effetto di alcol e droga, una ragazzina di 13 anni nel 1977, durante un servizio fotografico a Los Angeles. Si dichiarò colpevole e scontò 42 giorni di prigione, una parte dell'accordo di patteggiamento. L'anno successivo però fuggì in Francia temendo che i giudici potessero rivedere l'accordo e aumentare la condanna. Polanski venne arrestato a Zurigo nel 2009 e messo ai domicilari. Nel 2010 venne rilasciato dopo che le autorità svizzere negarono l'estradizione.

Il regista, che ha la doppia cittadinanza francese e polacca, vive a Parigi, ma era stato recentemente in Polonia per girare le scene del suo prossimo film. Al contrario di quella francese, la legislazione polacca prevede l'estradizione per i suoi cittadini. La sentenza del tribunale di Cracovia non è definitiva, dato che i procuratori possono presentare appello. E l'ultima parola sul caso spetterebbe comunque al ministro della giustizia.



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