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Siria: jet russo abbattuto dalla Turchia

2' di lettura 1990

F-16
Un aereo da guerra dell'aviazione russa è stato abbattuto martedì mattina dagli F-16 della Turchia al confine con la Siria.

Il governo di Ankara ha detto che il jet, un bombardiere Sukhoi-24, ha sorvolato senza autorizzazione lo spazio aereo turco e ignorato i ripetuti avvertimenti con cui gli è stato chiesto di allontanarsi. La Russia sostiene invece che l'aereo ha volato solo nello spazio aereo siriano, dicendo di poterlo dimostrare con i dati trasmessi durante il volo. Le autorità militari turche hanno pubblicato immagini radar che sembrano dimostrare un breve sconfinamento del velivolo nella Turchia meridionale.

Ancora incerta la sorte dei due piloti, che secondo le autorità militari russe sarebbero riusciti a lanciarsi con il paracadute. Un ufficiale delle forze turcomanne, un gruppo di ribelli anti-Assad supportato dal governo di Ankara, ha riferito che ntrambi i militari sarebbero stati colpiti e uccisi durante la discesa con il paracadute. Il ministero della Difesa russo ha detto mercoledì mattina che il secondo pilota è invece riuscito a raggiungere la base aerea utilizzata dai russi in Siria.

C'è comunque una seconda vittima: un militare russo che era a bordo di un elicottero che partecipava alle ricerche dei due piloti nel nord della Siria. Secondo quanto riferito dal governo russo, l'elicottero è stato attaccato e abbattuto dai ribelli. Il resto dell'equipaggio è stato tratto in salvo da un secondo elicottero.

Durissima la reazione del presidente russo Vladimir Putin, che ha definito quanto accaduto "una coltellata alla schiena dai complici dei terroristi". Il riferimento è alle accuse rivolte alla Turchia di appoggiare indirettamente l'Isis. Il governo di Ankara si oppone al regime di Bashar al Assad, e da mesi bombarda le forze curde che combattono in Siria contro lo Stato Islamico. La Russia è intervenuta lo scorso 30 settembre a sostegno del presidente siriano Assad, iniziando ad effettuare raid aerei contro tutti i ribelli antigovernativi e lo Stato Islamico.

Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha difeso l'abbattimento del caccia russo, dicendo che la Turchia ha il "diritto di prendere tutte le misure necessarie" per proteggere i propri confini, in accordo con le leggi internazionali. Il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha cancellato la visita in Turchia prevista per il 25 novembre.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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