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Siria: bombardato ospedale di Medici Senza Frontiere, sette morti

Il bombardamento, secondo quanto riferito dalla stessa organizzazione, ha colpito nella giornata di sabato l'ospedale di Al Zafarana, città a nord di Homs. Oltre alle sette vittime, le esplosioni hanno ferito 47 persone, tra pazienti e personale medico. Medici Senza Frontiere ha detto che un primo barile bomba è stato sganciato su un'aerea popolosa della città, seguito dopo circa un'ora da altri due all'entrata dell'ospedale, in modo da colpire paramedici e soccorritori.
I barili bomba sono ordigni esplosivi improvvisati e inaccurati, lanciati manualmente da aerei ed elicotteri. Secondo Amnesty International, l'uso dei barili bomba da parte dell'esercito di Assad ha provocato ad Aleppo tra il gennaio 2014 e il marzo 2015 la morte di circa 3mila civili e 35 combattenti.
Il bombardamento di Homs è il terzo attacco contro strutture di Medici Senza Frontiere negli ultimi due mesi. Lo scorso 3 ottobre l'ospedale dell'organizzazione a Kunduz, in Afghanistan, era stato colpito e distrutto dai bombardamenti statunitensi, 30 le persone uccise. Sempre ad ottobre un altro ospedale di MSF era stato distrutto in Yemen, nella provincia di Saada, dagli attacchi aerei della coalizione guidata dall'Arabia Saudita che combatte contro i ribelli sciiti Houthi.

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