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Tregua in Yemen, riprendono i colloqui di pace

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Yemen
Sono iniziati in Svizzera i colloqui di pace mediati dall'Onu tra i rappresentanti del governo yemenita e dei ribelli houthi per porre fine al conflitto che ha provocato dallo scorso marzo la morte di quasi 6mila persone, almeno metà delle quali civili.

In corrispondenza dell'avvio del vertice, alle 12 (ora locale) di martedì 15 dicembre è iniziato in Yemen un cessate il fuoco che dovrebbe durare per sette giorni. Le due fazioni in guerra si erano già incontrate per dei colloqui lo scorso giugno, senza però arrivare ad un accordo.

Il portavoce delle Nazioni Unite Ahmad Fawzi ha detto che nel corso del vertice si cercherà di raggiungere una soluzione duratura alla crisi, un cessate il fuoco permanente, un miglioramento della situazione umanitaria e il ritorno a una transizione politica pacifica e ordinata. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha già ottenuto il via libera da entrambi le parti per inviare nel paese forniture sanitarie e personale medico.

Il conflitto in Yemen vede da una parte i ribelli sciiti Houthi e le forze fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh, che governò il paese per oltre trent'anni, appoggiati dall'Iran, e dall'altra il governo dell'attuale presidente Abed Rabbo Mansour Hadi, sostenuto da una coalizione di paesi arabi sunniti guidata dall'Arabia Saudita. La guerra tra i ribelli sciiti e il governo di Hadi, iniziata nell'estate 2014, salì di intensità a marzo 2015, quando l'Arabia Saudita, assieme ad Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti e altri paesi, intervenì militarmente a supporto delle forze governative.



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