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Turchia: firmano appello per la pace con i curdi, arrestati docenti universitari

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Recep Tayyp Erdogan
Una ventina di docenti universitari sono stati arrestati in Turchia per aver firmato un appello internazionale per la fine delle violenze contro i curdi nel sud-est del paese.

I fermi, 19 finora, sono stati eseguiti nella provincia nordoccidentale di Kocaeli. Diverse procure hanno aperto fascicoli d'indagine nei confronti degli accademici firmatari della petizione. Sono accusati di incitamento all'odio, terrorismo e insulti contro lo Stato, reato punito dal codice penale turco con la reclusione da uno a cinque anni. Numerosi atenei hanno avviato inoltre indagini interne. L'iniziativa della magistratura è stata avviata dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva fortemente criticato i firmatari della petizione, definendoli la "quinta colonna" del Pkk.

Oltre mille intellettuali turchi e stranieri, tra cui il linguista e filosofo Noam Chomsky, hanno firmato una petizione in cui si denunciano violazioni dei diritti umani e della legge internazionale commesse dall'esercito nella sua offensiva contro i curdi. I firmatari chiedono al governo di Akara di fermare "il massacro deliberato e la deportazione dei curdi" nella regione e la ripresa dei colloqui di pace.



Recep Tayyp Erdogan