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La fisica di Star Wars: Tatooine
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Il pianeta Tatooine è ormai considerato un ebmlema della saga di Star Wars. Deserto, gangster spaziali e due soli sono gli elementi che caratterizzano maggiormente Tatooine.
Quando uscì il primo film della saga, nel 1977, l’idea che attorno alle stelle potessero ruotare altri pianeti era solamente un’ipotesi.
Gli scienziati erano comunque convinti che, in analogia con il nostro sistema solare, anche le altre stelle potessero avere sistemi planetari; il problema era quello di trovarne un’evidenza sperimentale ed i telescopi 40 anni fa non sarebbero mai riusciti nell’intento.
Oggi invece, grazie a due telescopi che scrutano il cielo dallo spazio abbiamo la conferma sperimentale dell’esistenza di più di 2000 esopianeti (pianeti che non ruotano attorno al sole).
Una delle tecniche usate per la ricerca degli esopianeti è quella di osservare e misurare la luce emessa da una stella. Se questa presenta piccole variazioni periodiche (dell’ordine del 1%) è probabile che queste avvengano a causa di un corpo che transiti davanti alla stella stessa, eclissandola parzialmente.
Buona parte dei 2000 esopianeti che conosciamo oggi sono stati scoperti in questo modo dal telescopio Kepler lanciato dalla NASA il 7 marzo 2009.
Appurata l’esistenza di esopianeti che ruotano attorno ad una stella che non è il Sole gli astronomi si sono chiesti se anche i sistemi binari (sistemi formati da due stelle che ruotano una sull’altra) potessero ospitare pianeti.
A questo punto le cose si complicano. Di sistemi binari di stelle (anche detti stelle doppie) ne esistono diverse classi: a seconda del tipo di stelle e della distanza presente tra loro.
Se le due stelle del sistema sono molto distanti tra loro, esse interagiscono debolmente e la presenza di un pianeta che ruoti attorno ad una sola di esse non sarebbe una grande sorpresa. Un ipotetico abitante di questo pianeta però non vedrebbe il panorama a due soli di Tatooine ma qualcosa di molto più simile al nostro cielo in cui si avrebbe però una stella brillante come la Luna.
L’orbita di un pianeta attorno ad una sola stella di un sistema binario viene detta orbita di tipo S.
Se invece le stelle del sistema si trovassero vicine ed un pianeta girasse attorno ad entrambe avremmo orbita di tipo P, il pianeta verrebbe chiamato circumbinario e il panorama sarebbe simile a quello di Tatooine.
Secondo le prime ipotesi i pianeti circumbinari avrebbero dovuto avere delle orbite troppo instabili, fu dunque una sorpresa il 7 luglio del 2011 la scoperta di Kepler-16(AB)b il primo pianeta circumbinario trovato.
Kepler-16(AB)b non è però abitabile. Si tratta di un pianeta della massa di Saturno per metà composto di gas e per metà da un nucleo di roccia e ghiaccio. La distanza dal Sole è di circa 200 anni luce in direzione della costellazione del Cigno.
Ad oggi sono stati confermati altri 15 pianeti circumbinari e non è più da escludere l’esistenza di pianeti circumbinari di tipo terrestre ubicati nella fascia di abitabilità del sistema: Tatooine.
In definitiva siamo di fronte all’ennesimo caso in cui la fantascienza arriva fino ad un certo punto e la scienza lo supera.
Leggi i precedenti capitoli della rubrica: http://www.viveresenigallia. it/rubriche/la-fisica-di-star- wars

Tatooine
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