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Virus Zika, in Italia quattro casi nel 2015

Si tratta di quattro casi di contagio vecchi di mesi, risalenti alla scorsa primavera. Quattro italiani di ritorno dal Brasile, tre trattati a Roma e uno a Firenze, come ha spiegato all'Ansa il direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani, Giuseppe Ippolito. Il virus è recentemente arrivato anche in Gran Bretagna: tre casi registrati a gennaio, secondo quanto riferito dal servzio sanitario britannico.
Pochi casi che non spaventano l'Europa. Il virus non si trasmette da uomo a uomo: il contagio viene veicolato da una zanzara diffusa nelle zone equatoriali, la stessa responsabile della dengue e della febbre del Nilo occidentale. La malattia, scoperta nel 1947 in Uganda, non è, a differenza della dengue, particolarmente pericolosa. Ha sintomi simili all'influenza: febbre bassa, dolori articolari, congiuntivite.
L'unico pericolo deriva da una possibile correlazione, ancora da provare, con malformazioni nei neonati come la microcefalia. In Brasile, dove è in corso dal 2015 un'epidemia di Zika, con oltre un milione e mezzo di casi, si è infatti verificato un picco di malformazioni nei neonati. Tanto che la Colombia, un altro dei paesi più colpiti, ha recentemente sconsigliato alle donne di rimanere incinta in questi mesi.

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