Libia: si scioglie il governo islamista di Tripoli

Il passo indietro dell'esecutivo guidato da Khalifa Ghweil è stato annunciato con un comunicato diffuso martedì sera, a una settimana di distanza dall'arrivo nella capitale libica del nuovo governo di Fayez al Serraj. Il governo islamista, sostenuto dal parlamento "ribelle" di Tripoli, il Congresso Generale Nazionale (GNC), e da alcune potenti milizie, ha detto di aver preso la decisione per "evitare altro spargimento di sangue" nel Paese.
Poche ore dopo l'annuncio del governo, anche parte dei deputati (circa 70) del parlamento di Tripoli, dominato dai Fratelli Musulmani, ha dichiarato l'appoggio al nuovo esecutivo Serraj e proclamato lo scogliemento dell'assemblea, non riconosciuto però dal resto dei parlamentari.
La svolta è arrivata dopo che l'Unione Europea aveva deciso l'imposizione di sanzioni nei confronti di tre importanti esponenti della politica libica: il premier di Tripoli Khalifa Ghweil, Nuri Abu Sahmain, leader del Gnc, e Agilah Saleh, capo del parlamento di Tobruk. Ed è coincisa con l'arrivo a Tripoli dell'inviato speciale delle Nazioni Unite, il tedesco Martin Kobler. Al nuovo governo di unità nazionale sostenuto da Ue e Usa continuano invece ad opporsi le autorità di Tobruk, sostenute dalle milizie dell'ex generale Khalifa Haftar e dall'Egitto.

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