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Napoli: camorra e partite truccate, 10 arresti

L'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli riguarda le attività del gruppo camorristico che avrebbero influenzato il risultato di almeno due partite della stagione 2013-2014: Modena-Avellino (1-0) del 17 marzo e Avellino-Reggina (3-0) del 25 maggio.
Tra gli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa ci sono anche l'ex capitano dell'Avellino Francesco Millesi, ora all'Acireale, il difensore del Genoa Armando Izzo, convocato dal ct Conte per uno stage con la nazionale, il difensore Maurizio Peccarisi e l'ex giocatore Luca Pini.
Secondo gli investigatori il capo clan Umberto Accurso (arrestato dai carabinieri lo scorso 11 maggio) avrebbe consegnato a Millesi 30mila euro per corrompere altri giocatori e truccare la partita con il Modena. Altri 50mila euro sarebbero serviti per pagare alcuni giocatori della Reggina e favorire la combine. Dalle scommesse sulle due partite Accurso avrebbe guadagnato rispettivamente 60mila e 110mila euro.
L'ex calciatore Pini avrebbe fatto da intermediario tra i camorristi e i calciatori, consegnando materialmente il denaro a Miceli. Secondo la Dda Izzo, che militava nell'Avellino all'epoca dei fatti, fungeva invece da contatto tra il clan Vinella Grassi e il mondo del calcio.

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