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Napoli: traffico illecito di rifiuti, 14 arresti

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Carabinieri
Oltre 250mila tonnellate di rifiuti sono stati smaltiti illegalmente in due cave nel territorio di Giugliano, nel Napoletano.

E' quanto hanno scoperto i carabinieri del Noe di Caserta, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che hanno messo agli arresti domiciliari 14 persone, tra imprenditori e professionisti. Gli indagati sono in tutto 45: sono accusati a vario titolo di aver messo in piedi e gestito un vasto traffico illecito di rifiuti attraverso falsi documenti di trasporto e certificati di analisi.

Le indagini, partite da un esposto anonimo, hanno permesso di appurare come tre cordate imprenditoriali della zona sversassero i rifiuti provenienti dalle demolizioni di edifici in due cave di Giugliano, la San Severino e la Neos, risparmiando milioni di euro per il loro corretto smaltimento. Grazie alla collaborazione di professionisti e trasportatori, che taroccavano le analisi e i documenti di trasporto.

Le due cave, così come come le aree di stoccaggio e smaltimento e i mezzi delle ditte coinvolte, sono state poste sotto sequestro. I carabinieri hanno inoltre scoperto che in una delle due cave i rifiuti da demolizioni venivano mischiati con la pozzolana estratta, e il miscuglio, più fragile, veniva venduto ad alcune aziende produttrici di laterizi e cemento.



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