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I cinque cerchi di Rio: Elisa, l'argento e l'Europa

"Sono felicissima per questa medaglia d'argento olimpica!!! Ieri a Rio ho dato davvero tutto quello che avevo: CORAGGIO e PAURA.Tutto insieme. La mia dedica è andata all'Unione Europea che rappresenta la nostra vera forza. L’Europa esiste. E’ più unita di quel che pensiamo e detto da me che faccio uno sport individuale è ancora più vero. Dobbiamo stare uniti". Così ha raccontato sui social la scelta di dedicare la sua medaglia ad una Europa unita di fronte al dolore per le tantissime perdite umane degli ultimi attentati terroristici.
Una campionessa, ma anche un'atleta che digerisce in un attimo quello che poteva essere un piccolo dispiacere per non aver vinto l'oro, di un soffio, contro la russa. Per pensare a qualcosa di molto più grande, importante, e per lanciare il suo messaggio al mondo intero. Jesi l'aveva già riempita di messaggi sui social, con migliaia di "grazie" per aver vinto un argento che "vale oro". Ora la sostiene e la ama ancora di più. In attesa che torni a casa sua, a Jesi, assieme a Giovanna Trillini ed Annalisa Coltorti, il Pink Trio.
Direttamente da Brussels non si è fatto attendere il messaggio di ringraziamento per la dedica: "E' stato un piccolo gesto con un grande peso in quuesti difficili momenti e voglio ringraziarla pubblicamente per questo e condividerlo con tutti quanti. Dimostra che nonostante il pensiero comune, esiste una generazione di giovani di qualsiasi tipo di provenienza, che crede fortemente nella forza dell'unione tra i paesi europei. E nella più alta espressione del sentire nazionale, la bandiera dell'Europa di Elisa mostra che non esiste incompatibilità tra essere fieri cittadini europei e al tempo stesso della propria nazione".Complimenti e grazie Elisa!", queste le parole del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.

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