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Rio 2016: atletica, zero medaglie per l'Italia

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alessia trost
La nazionale italiana di atletica leggera ha concluso le Olimpiadi di Rio 2016 senza medaglie: non accadeva da sessant'anni, da Melbourne 1956.

Le migliori performance azzurre sono state il quarto posto di Antonella Palmisano nella 20 chilometri di marcia e il quinto di Alessia Trost nel salto in alto. Delusione in particolare per l'altista, che poteva tranquillamente puntare a una medaglia in una finale modesta. Negli ultimi 36 anni per vincere il titolo olimpico è sempre stato necessario superare i 2 metri. La 37enne spagnola Ruth Beitia ha vinto l'oro con una misura, 1,97 metri, inferiore al record personale dell'azzurra.

Anche la sfortuna ha avuto il suo peso: Daniele Meucci, campione europeo 2014 nella maratona, è stato costretto al ritiro per un infortunio mentre era nel gruppo di testa.

Il deludente cammino dell'atletica italiana a Rio è stato inoltre condizionato dalle assenze di due dei principali atleti azzurri: Gianmarco Tamberi, campione europeo e campione mondiale indoor di salto in alto, fermato da un grave infortunio poco prima di partire per il Brasile, e Alex Schwazer, oro nella 50 km di marcia a Pechino 2008, squalificato per doping.

I risultati di Rio, considerando anche l'assenza della Russia, una delle nazionali più forti del settore, certificano il pessimo stato in cui versa l'atletica azzurra da diversi anni a questa parte. L'Italia non aveva conquistato medaglie anche ai mondiali 2015, e agli europei di alcune settimane fa non ha fatto molto meglio. Anche a Londra 2012 l'Italia aveva sfiorato le zero medaglie, salvata solo dal bronzo ottenuto dall'allora 36enne Fabrizio Donato nel salto triplo.



alessia trost