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Terremoto nell'Italia centrale, 241 morti

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E' salito a 241 il numero dei morti provocati dal terremoto di magnitudo 6 che ha colpito il Centro Italia alle 3.36 di mercoledì 24 agosto.

Lo ha detto la Protezione Civile. I feriti sono più di trecento, 274 quelli ricoverati negli ospedali di Lazio, Marche e Abruzzo. Le situazioni più critiche sono ad Amatrice e Accumoli nel Lazio, i due paesi più vicini all'epicentro del sisma, e Arquata del Tronto (in particolare la sua frazione Pescara del Tronto) nelle Marche. Il bilancio provvisorio conta finora 184 vittime ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 46 ad Arquata del Tronto.

Il numero dei dispersi è imprecisato, e si teme ci possano essere ancora decine di persone morte sotto i detriti degli edifici crollati. Gli sfollati sono migliaia, ospitati da amici e parenti e nei campi allestiti dalla Protezione Civile. Diversi turisti hanno già fatto ritorno alle proprie case. Soccorritori e volontari continuano a lavorare tra le macerie per cercare eventuali sopravvissuti e recuperare i corpi delle vittime. I vigili del fuoco hanno finora estratto vive da sotto le macerie 251 persone.

Intanto la terra continua a tremare nella zona di confine tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo: l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha detto che tra il 24 e il 25 agosto ci sono state quasi 500 repliche, nove delle quali sopra magnitudo 4.0. I più forti terremoti di giovedì, entrambi di magnitudo 4.3, sono avvenuti alle 5.17 e alle 14.36, sempre tra Amatrice e Accumoli.

Inoltre la Procura di Rieti ha aperto un fascicolo sul sisma, con l’ipotesi di reato di disastro colposo. Al centro delle indagini i crolli degli edifici ristrutturati di recente, come il campanile di Accumoli e la scuola di Amatrice, ristrutturata quattro anni.



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