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Lo Porto, gli Stati Uniti pagano un milione di euro alla famiglia

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giovanni lo porto
Gli Stati Uniti pagheranno un milione di euro alla famiglia di Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano rapito in Pakistan e ucciso per errore da un drone nel 2015.

Lo Porto era stato sequestrato da miliziani di al Qaeda nel gennaio 2012 assieme ad un collega tedesco, poi rilasciato. Nel gennaio 2015 venne ucciso accidentalmente da un drone assieme al cittadino americano Warren Weinstein, in una delle tante missioni antiterrorismo della Cia. La morte dei due ostaggi venne annunciata dagli Stati Uniti solo mesi più tardi, in aprile. Il presidente statunitense Barack Obama chiese scusa alle famiglie, assumendosi la responsabilità dell’attacco.

Ora arriva il risarcimento, anticipato da La Repubblica e confermato dall'ambasciata Usa a Roma. Almeno per quanto riguarda Lo Porto: non si sa se un simile pagamento sia stato fatto anche alla famiglia Weinstein. L'accordo per chiudere il caso è stato firmato lo scorso 8 luglio e prevede il pagamento di un milione e 185mila euro.

Il pagamento viene definito “una donazione in memoria di Giovanni Lo Porto". Non si tratta quindi di un risarcimento e non comporta alcuna assunzione di responsabilità giuridica. E' la prima volta che viene rivelata l'esistenza di un accordo del genera tra l’amministrazione statunitense e la famiglia di una vittima di un attacco con i droni.

Gli attacchi mirati con i droni fuori dagli Stati Uniti (sopratutto in Afghanistan, Yemen e Somalia) sono stati uno degli strumenti più utilizzati dall'amministrazione Obama nella lotta al terrorismo internazionale. Ma hanno anche provocato la morte di decine di civili, almeno un centinaio secondo quanto rivelato lo scorso giugno dallo stesso governo statunitense.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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