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Siria: tregua finita, bombardato un convoglio di aiuti umanitari dell'Onu

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L'Onu ha annunciato di aver sospeso l'invio di aiuti umanitari in Siria, dopo che nella giornata di lunedì è stato bombardato un convoglio che stava portando cibo e medicine nell'area di Aleppo.

Il convoglio era gestito dalla Mezzaluna Rossa Araba Siriana e stava portando per conto dell’Onu aiuti umanitari alla popolazione di Urem al Kubra, città sotto il controllo dei ribelli ad ovest di Aleppo. L'attacco, che secondo diversi testimoni proveniva dall'alto, ha distrutto 18 dei 31 camion che formavano il convoglio e ucciso 20 civili. I ribelli siriani e gli Stati Uniti hanno accusato del bombardamento le forze di Assad o i russi, che hanno invece negato ogni coinvolgimento.

Lunedì, poche ore prima dell'attacco al convoglio dell'Onu, il governo siriano ha dichiarato conclusa la tregua promossa da Stati Uniti e Russia la scorsa settimana. Nei giorni scorsi l'esercito di Assad e i ribelli si sono accusati a vicenda di aver violato ripetutamente il cessate il fuoco. La tregua era stata promossa da Stati Uniti e Russia e accettata dal governo siriano e da alcuni gruppi dei ribelli.

Uno degli aspetti più importanti dell'accordo riguardava proprio gli aiuti umanitari che le Nazioni Unite avrebbero dovuto portare nelle città sotto assedio. Ma gli aiuti non sono mai stati consegnati, a causa del mancato rispetto degli accordi da entrambe le parti in conflitto. Il convoglio di lunedì, il primo che avrebbe dovuto arrivare finalmente a destinazione, è stato bombardato.

L'episodio potrebbe avere conseguenze sul rapporto tra Stati Uniti e Russia, già scosso dal bombardamento compiuto dagli Usa sui soldati siriani a Deir Ezzor, nell'est del paese. Sabato aerei statunitensi hanno colpito un gruppo di militari del governo siriano, uccidendone decine, 62 secondo il governo russo. Deir Ezzor è una città nell'est della Siria, vicino al confine con l'Iraq, controllata dall'esercito di Assad ma circondata dalle forze dello Stato Islamico. Gli Stati Uniti si sono scusati ed hanno detto che si è trattato di un errore, dovuto ad un mancato scambio di informazioni con i russi. Il governo siriano ha detto che l'attacco è stato effettuato di proposito; la Russia ha accusato gli Stati Uniti di voler difendere lo Stato Islamico e far fallire la tregua.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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