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ExoMars: la sonda è in orbita, il lander Schiaparelli è caduto su Marte

Schiaparelli si è probabilmente schiantato sul suolo marziano: l'Esa ha detto che i retrorazzi che avrebbero dovuto attutire l'impatto al suolo del lander si sono attivati solo per tre secondi.
Secondo i dati raccolti dagli ingegneri dell'agenzia spaziale europea, l'entrata nell'atmosfera e la discesa del lander sono avvenuti in gran parte senza problemi: lo scudo termico ha retto ed è stato espulso come programmato una volta entrato nell'atmosfera, il paracadute si è aperto e si è sganciato come previsto, e si sono poi attivati i retrorazzi.
Schiaparelli ha però smesso di comunicare circa 50 secondi prima dell'impatto previsto al suolo. Se, come pare, i retrorazzi hanno funzionato solo per pochi secondi, il lander è caduto riportando gravi danni. E' anche possibile che sia avvenuto più o meno tutto come previsto, e che Schiaparelli abbia solo riportato danni ai sistemi di comunicazione.
Indipendentemente dalla fine incerta del lander, per l'Esa la missione ExoMars è stata un successo. Mentre Schiaparelli preparava la sua discesa verso il suolo, la sonda Trace Gas Orbiter (TGO) che ha viaggiato per mesi assieme al lander ha concluso con successo le manovre per inserirsi nell'orbita di Marte. La sonda, grazie ai sistemi che ha a bordo, raccoglierà nei prossimi mesi importanti dati sul pianeta rosso, fondamentali per pianificare la seconda parte della missione ExoMars, che prevede l'invio nel 2020 di un rover sul suolo marziano.
L'invio del lander sulla superficie del pianeta era la parte sperimentale e più incerta della missione. Una volta atterrato, Schiaparelli avrebbe raccolto altri preziosi dati sull'atmosfera e sul suolo marziano. Ma lo scopo principale del lander era raccogliere più dati possibili sulla discesa attraverso l'atmsofera marziana, da utilizzare per pianificare l'atterraggio del rover previsto per il 2020.

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