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Romania: in decine di migliaia in piazza contro il governo

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Decine di migliaia di persone sono scese in strada negli ultimi due giorni in Romania per manifestare contro il decreto legge approvato dal governo che riduce le pene previste per diversi reati di corruzione e abuso d'ufficio.

Ci sono state manifestazioni in numerose città della Romania. Mercoledì 1 febbraio nella capitale Bucarest sono scese in piazza oltre 200mila persone. Ci sono stati sporadici scontri con la polizia e lanci di lacrimogeni, e alcuni arresti.

I romeni protestano contro le misure approvate dal governo socialdemocratico, eletto a larga maggioranza lo scorso dicembre, che vanificano le politiche anticorruzione messe in atto dal paese da quando ha aderito all'Unione Europea dieci anni fa. La Romania è uno dei paesi più poveri e corrotti d'Europa. Secondo le analisi dell'ong Transparency International, tra i paesi dell'Unione Europea solo Bulgaria, Grecia e Italia hanno un livello di corruzione più alto della Romania.

L'esecutivo guidato dal primo ministro Sorin Grindeanu ha varato martedì un decreto legge che depenalizza una serie di reati di corruzione quando il danno provocato non superi i 45mila euro. Secondo i critici il primo beneficiario del provvedimento sarà il leader del Partito Socialdemocratico Liviu Dragnea, a processo per abuso d'ufficio assieme ad altri esponenti politici di centrosinistra. Il processo a Dragnea, già interdetto dagli incarichi pubblici per una condanna per frode elettorale, è iniziato martedì.

Il governo ha inoltre approvato un disegno di legge da presentare in Parlamento che prevede l'amnistia per i condannati a meno di cinque anni per reati non violenti, tra cui decine di politici e funzionari pubblici condannati per corruzione.

Le nuove misure del governo sono state fortemente criticate dal presidente rumeno Klaus Iohannis, esponente del centrodestra, che ha chiesto l'intervento della Corte Costituzionale. Critiche sono arrivate anche dall'Unione Europea: il vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans ha invitato il governo romeno a non fare passi indietro nella lotta alla corruzione.

In disaccordo con il governo, il ministro per il Commercio Florin Jianu ha annunciato le sue dimissioni nella giornata di giovedì, parlando di motivi etici e morali.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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