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Elezioni in Olanda, vincono i liberali di Rutte

I lberali hanno ottenuto il 21% dei voti e conquistato 33 dei 150 seggi del parlamento olandese, otto in meno rispetto alle precedenti elezioni. Secondo con il 13% il Partito per la Libertà (VVD) di estrema destra, dato tra i favoriti durante la campagna elettorale. Il partito xenofobo e antieuropeista di Geert Wilders ha conquistato 20 seggi, cinque in più rispetto al 2012. Appena dietro, con il 12% circa dei voti, i cristianodemocratici (CDA) e i liberali di centrosinistra (D66), che hanno ottenuto entrambi 19 seggi, rispettivamente +6 e +7 rispetto alle precedenti elezioni.
Crollano i laburisti del PvdA, che avevano governato in coalizione con Rutte: appena il 5,7% dei voti e 9 seggi, contro i 38 del 2012. Il partito socialista (SP) ha ottenuto il 9% e 14 seggi (-1), stesso risultato raggiunto dalla Sinistra Verde (GL) di Jesse Klaver, che passa da 4 a 14 seggi. Molto alta l'affluenza alle urne, attorno all'80%.
La legge elettorale olandese è un proporzionale puro senza soglia di sbarramento. La conseguente frammentazione del sistema politico porta quindi spesso a governi di coalizione sostenuti due o più partiti. Con questi risultati è probabile un nuovo governo di coalizione guidato da Rutte e sostenuto dai due partiti centristi CDA e D66. Dopo la vittoria nelle elezioni del 2012 i liberali avevano formato un'alleanza con i laburisti.

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