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Senato: respinta la decadenza di Augusto Minzolini

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augusto minzolini
Il Senato ha respinto la decadenza da senatore di Augusto Minzolini, condannato in via definitiva a due anni e mezzo per peculato.

Con 137 voti a favore, 94 contrari e 20 astenuti l'Aula di Palazzo Madama ha approvato l'ordine del giorno presentato da Forza Italia con cui si chiedeva di respingere il parere favorevole alla decadenza deliberato otto mesi fa dalla Giunta per le immunità. La Giunta aveva approvato la decadenza del senatore di Forza Italia per "incandidabilità sopraggiunta", in applicazione della legge Severino.

Minzolini era stato condannato in via definitiva nel novembre 2015 a due anni e mezzo (più l'interdizione dai pubblici uffici) per peculato per la vicenda delle spese improprie effettuate con la carta di credito aziendale fornita dalla Rai quando era direttore del Tg1. Al senatore erano state contestate spese improprie per 65mila euro, somma che è stata poi completamente rimborsata alla Rai.

Prima del voto che lo ha salvato Minzolini aveva detto che si sarebbe dimesso in ogni caso. Ma anche le dimissioni devono essere votate dall'Aula del Senato, e possono essere respinte. Il senatore Giuseppe Vacciano, ora nel Gruppo misto dopo essere uscito dal Movimento Cinque Stelle, da due anni tenta invano di dimettersi da senatore per tornare al suo lavoro alla Banca d'Italia. I suoi colleghi hanno respinto per quattro volte le sue dimissioni, l'ultima il 25 gennaio scorso.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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