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Alluvione in Colombia, oltre 250 morti

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Mocoa
Almeno 254 persone sono morte a causa delle frane causate dallo straripamento di alcuni fiumi nell'area di Mocoa, nella zona sud ovest della Colombia, vicino al confine con l'Ecuador.

Le forti piogge delle ultime ore hanno provocato l'esondazione dei corsi d'acqua nella provincia di Putumayo: fango e detriti hanno invaso le abitazioni e sommerso strade e centri abitati. Distrutti anche due ponti. Il fango ha travolto e sommerso interi quartieri di Mocoa, la principale città dell'area. Secondo quanto comunicato dall'esercito colombiano i morti accertati sono 254, 400 i feriti, oltre 200 i dispersi.

Il sindaco di Mocoa, quasi 40mila abitanti, ha detto che la città è totalmente isolata, priva di elettricità e acqua corrente. Oltre mille persone, tra esercito, polizia e croce rossa, sono impegnate nelle operazioni di soccorso. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dichiarato lo stato di emergenza nel paese e si è recato nella giornata di domenica nei luoghi colpiti dall'alluvione.

Le esondazioni sono un fenomeno comune nella regione: a novembre nove persone erano morte a causa di una frana provocata dalle forte piogge a El Tambo, 140 km a nord di Mocoa. Nel vicino Perù dall'inizio dell'anno oltre 90 persone sono morte a causa delle alluvioni.



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