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Siria: le autopsie confermano l'uso di armi chimiche

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I risultati delle autopsie su alcune delle vittime dell'attacco che ha ucciso almeno 72 persone, tra cui 27 bambini, nella provincia di Idlib, in Siria, hanno confermato l'uso di armi chimiche

Lo ha riferito il ministro della giustizia turco Bekir Bozdag. Gli esami sono stati eseguiti in Turchia su tre delle persone decedute dopo il ricovero negli ospedali turchi. Il ministro della salute turco ha anche detto che i 31 feriti nell'attacco che sono stati trasportati in Turchia mostrano segni di esposizione ad agenti nervini.

Stati Uniti, Unione Europea, Turchia e Israele hanno accusato il regime del presidente siriano Bashar al Assad dell'attacco. Il governo siriano ha negato l'utilizzo delle armi chimiche, vietate dai trattati internazionali, nei bombardamenti del 3 aprile a Khan Sheikhun.

La Russia, alleata di Assad, sostiene che il bombardamento è stato compiuto dall'aviazione siriana, ma non con armi chimiche: le bombe hanno colpito un deposito di sostanze chimiche sotto il controllo dei ribelli jihadisti, provocando la fuoriuscita delle sostanze letali.