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Iraq: l'Isis ha distrutto la grande moschea di Mosul

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grande moschea al nuri di Mosul
Lo Stato Islamico ha distrutto la Grande Moschea di al Nuri, la più importante di Mosul, il luogo dove nell'estate del 2014 Abu Bakr al Baghdadi annunciò la nascita del Califfato.

La distruzione dell'antico monumento risalente al Dodicesimo secolo è stata confermata da alcune immagini satellitari diffuse dall'esercito iracheno e dal Comando centrale dell’esercito statunitense.

Le forze irachene hanno detto che i miliziani dell'Isis hanno fatto saltare in aria la moschea per fermare l'avanzata delle truppe governative. Lo Stato Islamico ha dato la colpa a un bombardamento degli Stati Uniti. Il primo ministro iracheno Haider al Abadi ha definito la distruzione della moschea "l'annuncio ufficiale della sconfitta dello Stato Islamico".

La Grande Moschea di al Nuri era uno dei simboli più noti della città e del paese, raffigurata anche su una banconota irachena, e si trova nella parte occidentale di Mosul, quella ancora sotto il controllo dell'Isis. Domenica il comandante delle forze irachene aveva annunciato l'avvio dell'ultima fase delle operazioni militari per la riconquista della città, iniziate lo scorso ottobre.

Negli ultimi anni lo Stato Islamico ha distrutto numerosi monumenti storici e siti archeologi in Iraq e Siria, tra cui la tomba del profeta Giona e il monastero di Sant'Elia, sempre a Mosul, l'antica città assira di Nimrud e parte dell'antica città di Palmira.





di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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