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Approvato dalla Camera, il decreto sui vaccini obbligatori è legge

La conversione in legge del decreto, votata dal Senato il 20 luglio scorso, è stata approvata dall'Aula di Montecitorio con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti. Partito Democratico, Forza Italia e Alternativa Popolare hanno votato a favore, Lega Nord e Movimento 5 Stelle contro. Astenuti i deputati di Sinistra Italiana e Fratelli d'Italia.
Tre parlamentari del PD, Elisa Mariano, Ludovico Vico e Salvatore Capone, sono stati aggrediti e insultati all’uscita dal Parlamento da alcune decine di manifestanti che protestavano contro l'approvazione della legge.
La legge amplia il numero delle vaccinazioni obbligatorie gratuite per i minori, rende possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati e prevede sanzioni economiche per chi iscrive i figli non vaccinati alla scuola dell'obbligo. Il testo prevede poi l’istituzione dell’anagrafe vaccinale, nella quale verranno registrate tutte le persone vaccinate, quelle da sottoporre a vaccinazione e le dosi somministrate.
Nel passaggio in Parlamento la legge ha subito alcune modifiche rispetto al testo approvato dal governo. I vaccini obbligatori sono scesi da 12 a 10: non ci sono più quelli contro il meningococco C e B, che restano comunque consigliati. Gli obbligatori sono quelli contro difterite, tetano, polio, epatite B, pertosse, emofilo B, morbillo, rosolia, parotite e varicella.
Sono state inoltre ridotte le sanzioni: l'importo va da un minimo di 100 euro a un massimo di 500, rispetto ai 500-7500 iniziali. Cancellata inoltre la norma che prevedeva la perdita della patria potestà.

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