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Verona: somministrava morfina ai neonati, arrestata infermiera di 43 anni

Il neonato era ricoverato presso la terapia intensiva neonatale dell'Ospedale Civile di Verona. Successivamente gli esami hanno confermato la presenza di oppioidi nel sangue. Secondo le ricostruzioni della polizia, nelle ore prima della crisi respiratoria, era stata proprio l'infermiera 43enne a tenere in braccio il piccolo definendolo come "rognoso". La donna avrebbe anche confidato alle colleghe di somministrare ai neonati questa medicina pur in assenza di prescrizione, solo per tranquilizzarli senza sapere che ci potessero essere pericoli.
Quella notte di marzo il piccolo stava bene, non era sotto farmaci e sarebbe stato dimesso il giorno successivo. Dopo mezzanotte ha avuto le prime crisi e con il peggioramento del quadro clinico, la stessa infermiera aveva ordinato a una collega di somministrargli un farmaco contro la morfina indicandone il dosaggio. Subito dopo il neonato aveva ripreso a respirare autonomamente.
I poliziotti hanno anche accertato che nella notte in cui si è verificato l'episodio, un solo neonato nel reparto di terapia intensiva aveva in prescrizione la morfina, che era stata prelevata dalla stessa infermiera. Giovedì la donna è stata arrestata dalla polizia in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Livia Magri su richiesta del pm Elvira Vitulli.

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