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Yemen: decine di migranti morti, buttati in acqua dagli scafisti

Lo ha riferito l’Organizzazione internazionale per la migrazione (IOM), che ha raccolto testimonianze di almeno due episodi. Giovedì 10 agosto 180 migranti, in gran parte somali, eritrei ed etiopi, sono stati spinti in acqua dai trafficanti di uomini mentre la loro imbarcazione si avvicinava alla costa yemenita di Shabwa, per paura di venire arrestati dopo essere stati avvistati dalle autorità che pattugliano la costa. Si ritiene che le persone morte siano 55. Cinque corpi sono stati recuperati, altre cinquanta persone risultano disperse.
Nella giornata di mercoledì si era verificato un episodio analogo: 120 migranti erano stati costretti a saltare dalla nave, 50 dei quali sono morti annegati. Mercoledì lo staff dell'agenzia dell'ONU, durante un pattugliamento della costa, aveva scoperto i corpi di 29 persone, sepolte nella sabbia dai sopravvissuti.
Secondo le stime dello IOM, dall'inizio dell'anno ad oggi almeno 55mila migranti provenienti dal Corno d'Africa, più della metà dei quali minorenni, si sono affidati ai trafficanti di uomini per attraversare il mar Rosso e il golfo di Aden, e lo Yemen sconvolto dalla guerra, con lo scopo di arrivare nei paesi del Golfo.

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