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Per legge, niente più bocciati alle elementari e medie

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Addio alle bocciature per decreto alle elementari e medie, nuovi esami e test Invalsi totalmente cambiati in terza media. L'anno scolastico ormai è vicino e si apre con una serie di novità introdotte dalla "Buona Scuola" che riguardano i bambini della primaria e i ragazzini della scuola media. Per la scuola superiore occorrerà attendere un anno prima di vedere gli effetti della legge 107.

Il governo Renzi e il suo successore Gentiloni, che ha approvato le deleghe della riforma Renzi/Giannini, hanno dichiarato guerra alle bocciature: l'Italia è una delle nazioni europee con la dispersione scolastica più alta. Alle elementari si potrà bocciare solo in caso di abbandono dell'anno scolastico o per le troppe assenze. Una situazione che riguarda una larga fascia di alunni: tre su mille in prima elementare e uno su mille nelle altre quattro classi della primaria. In pratica, non si potrà bocciare per il profitto.

"Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione", recita il decreto legislativo 62 di aprile scorso. Nei casi di promozione "agevolata", le scuole dovranno attivare "specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento". La bocciatura sarà possibile sono se tutti gli insegnanti del consiglio di classe saranno favorevoli: "Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione", spiega la norma. Basterà un solo insegnante contrario per fare scattare la promozione ope legis.

Novità anche per le prove Invasi. Oltre ai consueti test di Italiano e Matematica, in seconda e quinta elementare, in quest'ultima classe i bambini verranno sottoposti a una ulteriore prova di lingua Inglese. Per quanto riguarda la scuola media la promozione diventerà la regola generale: "Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo", prevede il decreto legislativo sulla valutazione. Sono esclusi i casi di gravi infrazioni disciplinari e nei casi di "parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline".

Situazioni in cui "il consiglio di classe può deliberare" la bocciatura ma con adeguata motivazione. Anche in questo caso potrà scattare la promozione in presenza di insufficienze in una o più discipline, a patto che le scuole avviino percorsi di supporto per colmare le lacune. Le prove Invalsi, che da alcuni anni si svolgono solo in terza media, non saranno più in concomitanza con gli esami conclusivi e non faranno più media con il voto finale. Si svolgeranno entro il mese di aprile, saranno effettuate al computer e contempleranno anche una prova di lingua Inglese.

Così come avverrà alla scuola elementare, tutta la fase di spoglio delle schede e di caricamento al computer degli esiti degli Invalsi sarà a carico degli insegnanti, come "attività ordinaria d'istituto". E la partecipazione alle stesse costituirà requisito di ammissione agli esami. Dopo anni di polemiche l'esame di licenza media verrà semplificato: solo tre prove scritte - Italiano, Matematica e Lingue straniere - e un colloquio.

Per gli indirizzi musicali, durante lo stesso colloquio, è prevista una prova pratica relativa allo strumento studiato. Alla medie, più che le risultanze degli esami, la "Buona scuola" premierà la carriera scolastica. Il voto finale sarà espresso in decimi - con eventuale lode - e scaturirà dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove d'esame. E a presiedere gli esami sarà lo stesso dirigente scolastico dell'istituto in cui si svolgono gli esami. Non ci sarà più il presidente esterno.