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Argentina: 48 condanne per gli omicidi commessi durante la dittatura

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Si è concluso con 48 condanne, tra cui 29 ergastoli, il maxiprocesso per gli omicidi, le torture e i crimini contro l'umanità commessi in Argentina durante il regime di Jorge Videla, tra il 1976 e il 1983.

Il processo, iniziato nel 2012, riguardava in particolare i crimini commessi all'interno della Escuela de Mecanica de la Armada, una scuola militare di Buenos Aires che durante la dittatura venne trasformata in un centro di detenzione illegale per i dissidenti politici. Circa 5mila persone vennero tenute prigioniere nella scuola, e la maggior parte di loro venne uccisa.

Dei 54 imputati 6 sono stati assolti; 29 persone sono state condannate all'ergastolo, le altre 19 a pene che vanno dagli 8 ai 25 anni di carcere. Tra i condannati all'ergastolo c'è "l'angelo della morte" Alfredo Astiz, oggi 67enne, uno dei principali responsabili dei crimini commessi nella scuola.

Si stima che circa 30mila persone morirono a causa del regime di Videla. I corpi di molti di loro, i cosidetti desaparecidos, non sono mai stati ritrovati. In tanti furono gettati vivi nell'oceano dagli aerei.