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Elezioni in Catalogna: vincono gli indipendentisti

I partiti indipendentisti Junts per Catalunya (JxCat, la lista dell’ex presidente Carles Puigdemont), Esquerra Republicana (ERC, partito di sinistra dell’ex vicepresidente Oriol Junqueras) e la CUP (sinistra radicale) hanno conquistato complessivamente la maggioranza assoluta dei seggi nel parlamento regionale catalano, 70 su 135. In termini di voti assoluti non hanno raggiunto la maggioranza, fermandosi a poco meno del 48%.
Il primo partito è però Ciutatans, la sezione catalana di Ciudadanos, partito di centro e anti-indipendentista, che ha ottenuto 37 seggi, tre in più di JxCat. Male il partito popolare catalano (PPC), che ha conquistato appena tre seggi, 8 in meno rispetto alle ultime elezioni. Molto alta l'affluenza al voto, quasi l'82%.
I risultati delle elezioni di giovedì, convocate in via eccezionale dal primo ministro spagnolo Mariano Rajoy dopo la dichiarazione di indipendenza unilaterale del governo catalano e la crisi con lo stato spagnolo, sono molto simili a quelle del 2015. Non ci sono stati grandi spostamenti di voti tra i due fronti, e la coalizione indipendentista che aveva sostenuto l'ultimo governo catalano ha ottenuto nuovamente la maggioranza.
C'è però molta incertezza sul nome del prossimo presidente catalano: il principale candidato, l'ex presidente Carles Puigdemont, leader della lista indipendentista più votata, si trova in Belgio, accusato di sedizione e ribellione, e verrebbe immediatamente arrestato se rientrasse in Spagna. L'ex vicepresidente e leader di ERC Oriol Junqueras è in carcere, accusato degli stessi reati.

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