articolo
Nuove applicazioni biotecnologiche in medicina

Il guanto sensorizzato, il primo wearable nato nel gruppo Hiteg, è un guanto leggerissimo che non ostruisce i movimenti in alcun modo e con cui si misurano tutti i 27 gradi di libertà che ha una mano: le flesso/estensioni e le abdu/adduzioni delle dita e i movimenti del polso. In funzione dell’applicazione, quando non è richiesta la misura di tutte le funzionalità della mano, Hiteg ha realizzato delle versioni “ridotte” del guanto sensorizzato. Grazie al guanto si possono valutare, in modo oggettivo e continuativo, le capacità della mano dei pazienti prima e dopo un intervento chirurgico, senza che gli stessi debbano spostarsi dalla propria abitazione, in quanto le informazioni vengono trasmesse al centro ortopedico, via internet, tramite una specifica app sviluppata per smartphone. Il guanto ha molteplici applicazioni: per esempio, la misurazione dei tremori alla mano dei malati di Parkinson, al fine di “oggettivare” le loro capacità e, di conseguenza, rendere la cura più personalizzata. I Movit sono sensori che possono essere indossati, nel numero che si vuole, in qualunque parte del corpo, al fine di misurare la postura, da seduti o in piedi, e i movimenti (la camminata, la corsa, le flessioni, ecc.), nei minimi dettagli. Le scarpe sensorizzate sono calzature che inglobano dei sensori di pressione e dei sensori inerziali. I sensori di pressione misurano come il piede poggia sul terreno, i sensori inerziali misurano come la caviglia si posiziona nello spazio durante la camminata, aprendo nuove possibilità in campo medico. In occasione del Maker Faire, il più grande evento europeo sull'innovazione, svoltosi a Roma dal 1° al 3 dicembre 2017, è stato presentato il berretto sensorizzato, che consente di misurare i movimenti del capo. Un’applicazione di particolare interesse riguarda i pazienti con patologie che ne riducono le capacità motorie, quali i tetraplegici: interfacciando il berretto a un elaboratore (computer, tablet o smartphone), è possibile, con il movimento del capo, selezionare in autonomia delle icone, ad ognuna delle quali corrisponde un’azione comandata dall’elaboratore stesso: aprire la porta, accendere la luce, alzare la tapparella, azionare una webcam, chiedere soccorso, e così via.
Laura Rota

SHORT LINK:
https://vivere.me/aQds