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Iran: 20 morti nelle grandi proteste contro il governo

Alcuni gruppi di manifestanti hanno anche tentato di occupare caserme della polizia e basi militari. Almeno 20 persone sono morte negli scontri con la polizia dall'inizio dei disordini, giovedì 28 dicembre. La polizia ha arrestato centinaia di manifestanti, almeno 200 nella sola capitale, e bloccato in diverse parti del paese Telegram e Instagram, due popolari app che potrebbero essere state usate per coordinare le manifestazioni.
Le proteste erano iniziate giovedì a Mashhad, una città di due milioni di abitanti nel nord-est dell’Iran: centinaia di persone erano scese in strada per protestare contro il recente aumento dei prezzi e le mancate riforme economiche del governo.
Le proteste iniziali, forse organizzate dagli ultraconservatori, la fazione della Guida suprema Ali Khamenei, per indebolire il governo del moderato Rouhani, si sono ben presto allargate a numerose altre città del paese fino a Teheran, dove ci sono stati scontri tra studenti e polizia all'università, e trasformate in altro. Oltre che contro il governo, si sono sentiti slogan contro le altre istituzioni del paese, le autorità religiose e l'intero sistema teocratico in vigore in Iran dalla rivoluzione del 1979.

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