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Pollenza: per l'omicidio di Pamela Mastropietro, fermato un nigeriano

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Pamela Mastropietro
C'è un fermo nell'indagine sulla macabra uccisione della 18enne Pamela Mastropietro, la giovane romana scappata da una struttura di recupero, Pars, a Corridonia, il cui corpo è stato trovato fatto a pezzi in due valigie abbandonate a lato della strada in via dell’Industria, tra Pollenza e la frazione di Casette Verdini (Macerata).

Per l'omicidio è stato fermato un nigeriano, in Italia con regolare permesso di soggiorno, ma già noto alle forze di polizia. L'uomo, 29 anni, era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza esterne ad una farmacia a Macerata, mentre seguiva la giovane. Nel tardo pomeriggio di mercoledì i militari del nucleo investigativo del comando provinciale dei Carabinieri di Macerata che si occupano delle indagini, hanno perquisito la sua abitazione in via Spalato. Qui avrebbero trovato numerose tracce di sangue e i vestiti di Pamela.

Il 29enne è stato quindi portato in caserma in stato di fermo. Avrebbe raccontato agli inquirenti di averla notata, ma si sarebbe detto estraneo all'omicidio, indicando altre persone che potrebbero essere implicate.

Il corpo della giovane, che da due giorni si era allontanata dalla comunità di recupero, era stato trovato mercoledì mattina nascosto in due valigie, di cui una rossa e blu che le telecamere di videosorveglianza di Macerata avevano ripreso, appartenente alla giovane. Il corpo è stato trovato lavato e smembrato secondo un macabro rituale.

L'autopsia effettuata dal medico legale Antonio Tombolini forse aiuterà a chiarire alcuni degli aspetti oscuri di questa triste vicenda che ha sconvolto la piccola comunità marchigiana.



di Sara Santini
redazione@viveremarche.it






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