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Pollenza: omicidio di Pamela, prova confusamente a difendersi, ma il Pm dichiara colpevole il 29enne nigeriano

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Innocent Oseghale, il nigeriano di 29 anni accusato di essere responsabile della morte di Pamela Mastropiertro, continua a dichiararsi innocente nonostante le prove lo inchiodino.

L'uomo è stato interrogato dal Pm Stefania Ciccioli, in presenza del suo avvocato Monia Fabiani, risultando molto confuso e non riuscendo infatti a motivare il perchè i vestiti di Pamela si trovassero nella sua abitazione. Diverse sono le prove che incastrerebbero l'uomo.

Le indagini dei Ris, compiute all'interno dell'appartamento, hanno stabilito che proprio in quel luogo sarebbe avvenuto l'orrore, precisamente nel primo pomeriggio di martedì 30 gennaio. E' stata rivenuta anche l'arma del delitto, una mannaia sporca di sangue e un coltello di grosse dimensioni. Le cause del decesso però non sono ancora state stabilite, la ragazza potrebbe essere morta di overdose prima che il suo corpo venisse smembrato.

Alcune testimonianze confermerebbero le accuse. Una ragazza dice di aver visto Pamela martedì mattina camminare con un ragazzo di colore. E ancora più incisivo è stato il racconto di un taxista che afferma di aver accompagnianto il nigeriano a Casette Verdini di Pollenza, il quale una volta abbandonate le valige si è fatto riaccompagnare nel centro della città.

Il 29enne, detenuto ora nel carcere di Monteacuto ad Ancona, è accusato di omicidio volontario, occultamento e oltraggio di cadavere.


di Rachele Giordano
redazione@viveremarche.it

 


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