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Vibo Valentia: giovane del Mali ucciso, fermato il 43enne indagato

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È stato fermato con l’accusa di omicidio volontario Antonio Pontoriero, il 43enne accusato di essere l’assassino di Soumaila Sacko, l’immigrato maliano ucciso sabato sera dentro una fabbrica di laterizi, a San Calogero, nel vibonese mentre con due connazionali stava prendendo delle lamiere da una vecchia fornace abbandonata.

L’accusa per l’uomo è di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di arma. Il fermo è stato disposto dalla Procura ancora prima dell'esito dei risultati dello stub ed è stato eseguito dai carabinieri del reparto operativo di Vibo Valentia in coordinamento con la compagnia di Tropea.

Il 43enne fermato si riteneva ancora proprietario dell’ex fabbrica di laterizi in cui è stato ucciso Soumaila Sacko. Proprio i continui furti lo avrebbero spinto a vendicarsi, secondo quanto sostengono gli inquirenti.