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Benevento: frode sui centri di accoglienza per migranti, 5 arresti

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carabinieri arresto
Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari a Benevento con l'accusa di aver lucrato illecitamente con la gestione dei centri di accoglienza per i richiedenti asilo.

Gli arresti, disposti dal gip di Benevento, sono stati eseguiti dalla Digos e dai carabinieri. Gli indagati sono in tutto 42 e sono accusati a vario titolo di truffa ai danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, falso, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio.

Al centro dell'inchiesta, partita nel novembre 2015 e coordinata dalla procura di Benevento, c'è uno dei cinque arrestati: Paolo Di Donato, amministratore del consorzio Maleventum che gestisce tredici centri di accoglienza nel Beneventano. Tra le persone finite ai domiciliari ci sono anche un funzionario della Prefettura di Benevento e un carabiniere.

Secondo la procura, gli indagati avevano costituito un sistema criminale per fare affari sulla pelle dei migranti, attraverso assegnazioni pilotate dei richiedenti asilo e una gestione truffaldina dei centri. Di Donato, grazie alla compiacenza del funzionario della Prefettura, riusciva a ottenere l'assegnazione dei migranti molto oltre la reale capacità dei centri. Inoltre gonfiava i registri delle presenze e continuava a percepire i contributi anche per i migranti che non erano più ospiti delle sue strutture.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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