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Roma: vendevano informazioni sulle inchieste, arrestati 6 poliziotti

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Intascavano mazzette per spifferare informazioni riservate sulle indagini in corso: per questo 6 agenti della Polizia di Stato, assieme a una dipendente della Procura e un imprenditore pregiudicato sono stati arrestati martedì mattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma.

Sono tutti accusati a vario titolo di corruzione, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreti di ufficio. Le notizie acquisite illecitamente venivano passate a Carlo D'Aguano, noto pregiudicato romano seguito dalla Direzione distrettuale antimafia per i suoi presunti legami con la camorra. Gli arrestati sono accusati di aver fornito a D'Aguano informazioni sulle inchieste in cui era coinvolto in cambio di denaro e favori.

Al centro dell'inchiesta, coordinata dai pm aggiunti Paolo Ielo e Michele Prestipino e dal sostituto Nadia Plastina, c'è la funzionaria della Procura Simona Amadio, candidata alle ultime elezioni amministrative a Roma nella lista "Noi con Salvini". Secondo gli inquirenti era lei, assieme al fidanzato Angelo Nalci, agente addetto all'ufficio scorte della Questura, a passare le informazioni a D'Aguano tramite gli altri poliziotti finiti in manette, tre del reparto volanti e due del commissariato di Fidene.



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