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La nave Lifeline sbarca a Malta, migranti distribuiti tra otto paesi europei

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Lifeline
La nave della ong tedesca Lifeline bloccata da cinque giorni nel Mediterraneo con 234 migranti a bordo ha ricevuto mercoledì il permesso per sbarcare a Malta.

Lo ha annunciato il primo ministro maltese Joseph Muscat, spiegando che il governo ha deciso di intervenire per evitare una crisi umanitaria. La situazione si è sbloccata dopo che Malta e diversi paesi europei si sono accordati per la ridistribuzione dei migranti a bordo della nave, come proposto dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Oltre a Malta, hanno acconsentito ad accogliere i migranti Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Portogallo e Irlanda.

Muscat ha detto inoltre che verrà aperta un'indagine e che la Lifeline verrà sequestrata. C'è il sospetto che la ong abbia violato le leggi internazionali e rifiutato di obbedire a un'ordine della Guardia costiera italiana.

Secondo i dati dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, dall'inizio dell'anno ad oggi sono arrivati in Europa attraversando il Mediterraneo 42.845 migranti, la metà degli arrivi nello stesso periodo del 2017, 85mila (nel 2016 gli arrivi erano stati 216mila).

Se nel 2017 la gran parte degli sbarchi, 73mila, avvenivano in Italia, nel 2018 gli arrivi sono quasi equamente divisi tra i tre principali paesi d'arrivo: 16mila in Italia, 13mila in Spagna, 13mila in Grecia, con un consistente aumento rispetto al passato degli sbarchi (e dei morti) sulle coste spagnole.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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