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Insulti razzisti a Cecile Kyenge, Calderoli condannato a 18 mesi

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Roberto Calderoli
Il senatore della Lega Roberto Calderoli è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi di carcere per gli insulti razzisti rivolti nel 2013 all'allora ministro Cecile Kyenge.

Il Tribunale di Bergamo ha ritenuto il politico colpevole del reato di diffamazione con l’aggravante del razzismo. Nel luglio 2013, durante un comizio alla festa della Lega Nord di Treviglio, vicino Milano, Calderoli aveva paragonato a un orango l'ex ministra, oggi europarlamentare del PD. In seguito alle polemiche che si erano scatenate, il senatore si era difeso affermando che la sua era solo una "battuta simpatica".

La sentenza di primo grado è arrivata a oltre cinque anni di distanza dal fatto a causa delle difficoltà a procedere contro Calderoli. Il Senato aveva infatti respinto la richiesta di autorizzazione chiamando in causa l'articolo 68 della Costituzione, secondo il quale i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere delle loro affermazioni se espresse nell'esercizio delle loro funzioni. Il Tribunale di Bergamo aveva quindi fatto ricorso alla Corte Costituzionale, che gli aveva dato ragione, consentendo l'avvio del processo.



Roberto Calderoli