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comunicato stampa
Sanremo 2019: le pagelle di Giacomo Valeri

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Di seguito le pagelle di Giacomo Valeri sulle esibizioni dei cantanti di Sanremo 2019.

FRANCESCO RENGA - ASPETTO CHE TORNI voto 6

A me Renga piace più o meno come un dito insabbiato e infilato nel deretano. Ma questi sono gusti personali. Stavolta, però, si è affidato a dei professionisti della parola. Bungaro su tutti. Infatti il testo parla, ci dice tante cose di un uomo di mezza età. E le dice bene.

Franceschino nostro, invece, canta aprendo le vocali alla Facchinetti e ammiccando alle milf. Quindi, diciamo, testo da 7 pieno, Renga da 5. La media è presto fatta.

NEK - MI FARO’ TROVARE PRONTO voto 6 e un po’

Mi farò trovare pronto, promette Nek… E si è fatto trovare pronto per un altro successo radiofonico. Roba già sentita e risentita. Sarà quella che ascolterete di più, una volta finito il Festival. Nek che, tra l’altro, da 20 anni vive ibernato da qualche parte (perché cazzo quando cantava Laura che non c’era ed era andata via… mi sembrava più vecchio).

NINO D’ANGELO e LIVIO CORI - UN’ALTRA LUCE voto 6,5

Lo so, fino a qui sono stato quasi ecumenico. Però fidatevi questo pezzo è interessante. Cantato male alla prima serata, per colpa dei fonici RAI. Ma questo confronto generazionale, un po’ italiano, un po’ napoletano, non mi dispiace. Il tema della condivisione, l’invito a non sentirsi inadatti. C’è molta carne al fuoco. Togliete il pregiudizio su D’Angelo e il pezzo suonerà.

P.S. No, Cori non è Liberato. Scordatevelo.

IRAMA - LA RAGAZZA CON IL CUORE DI LATTA voto 0

Prendi un tema importante, mettici una faccia carina, aggiungi musica orecchiabile e il risultato è questo: l’imbarazzo. Mi fanno proprio incazzare queste paraculate. Se sei banale, canta d’amore. Non andare a cercare argomenti delicati.

Una rivisitazione di Mary dei Gemelli diversi e il brutto è che non regge il confronto. Con i Gemelli diversi eh…mica con De André.

Potrebbe pure piazzarsi, minimo poco sotto il podio…ça va sans dire.

EINAR - PAROLE NUOVE voto 1

Nuove un par di palline. Vediamole queste parole nuove: “E giuro che se te ne vai non ti verrò a cercare. Camminerò lontano dal tuo cuore. E giuro che se te ne vai cancellerò il tuo nome”. Oh nuove per davvero. Giuro su Irama che non le avevo mai sentite prima!

Almeno lui non parla di stupro. Quindi un voto in più di stima lo merita!

DANIELE SILVESTRI e RANCORE - ARGENTO VIVO voto 8,5

Che gran pezzo, che bell’accoppiata. Si potrebbe parlare per ore di questo brano. Del testo geniale, della scelta musicale. Tante interpretazioni possibili e quasi tutte giuste. I drammi adolescenziali, la tecnologia, il carcere che si vive quando non si è capiti, la critica alla scuola, agli insegnanti di (non) vita. Qua c’è del talento vero. Quello di Silvestri sì, ma, soprattutto, quello di Rancore che sa giocare con le parole come pochi in Italia. Pochissimi. Braviii!

ULTIMO - I TUOI PARTICOLARI voto 4,5

Ha ragione Monina: prendi una canzone minore di Zarrillo, falla cantare a Tiziano Ferro (con la febbre aggiungo io) e ottieni questo pezzo che stravincerà Sanremo. Dopo uno non deve imprecare…

FEDERICA CARTA e SHADE - SENZA FARLO APPOSTA voto 5,5

Devo commentarle tutte, tutte, Direttore? Anche questa? Sicuro?

Ho sentito in un’intervista che Shade soffre di attacchi di panico. Questo fa di lui una persona che sta combattendo una battaglia e io empatizzo con chi lotta contro sé stesso. Cosa c’entra questo con la canzone? Più o meno quello che c’entra questa canzone con Sanremo: un cazzo. Pezzo da radio. Punto.

ENRICO NIGIOTTI - NONNO HOLLYWOOD voto 7

Non sono obiettivo perché al Nigio voglio bene. Questo lo devo premettere. La canzone assomiglia a “La fine” di Nesli. Lui è un po’ Grignani, meno rock, più cantautorale. Il pezzo è malinconico, scritto bene. Niente che faccia esclamare: “wow”, ma nella pochezza di Sanremo, Nigio emerge. Dopo questa canzone, voglio bene anche al nonno che ha cresciuto questo ragazzone.

ARISA - MI SENTO BENE voto 5

Arisa si sente bene, io un po’ meno dopo aver ascoltato il brano. La sua voce non si discute. Mi piace da impazzire. Ma sto pezzo è adatto per una sigla trash, di un programma trash degli anni ’80. No. No.

GHEMON - ROSE VIOLA voto 7,5

Figo lui, figo il pezzo. Stile a palate. Bello il modo di muoversi tra le note. Quasi soul. Qui c’è del talento, amici miei. C’è del talento.

ANNA TATANGELO - LE NOSTRE ANIME DI NOTTE voto 4

Questa voce tecnica mi emoziona come i programmi di Marzullo. Io vorrei che facesse basta. Basta no? Basta!

ACHILLE LAURO - ROLLS ROYCE voto 7,5

Oh, sono andato a misurare la febbre prima di scrivere questo commento. Niente, sto bene. E lo trovo interessante. Intanto Achille Lauro non ci fa, ci è (trasgressivo s’intende). Solo questo vale il voto. E’ un punk, con un pezzo rock. A lui stanno bene diversi vestiti, non riesci ad etichettarlo. E’ uno show man vero. Non sottovalutatelo, non banalizzatelo, non fate i bacchettoni. Non con lui. Fareste un grosso errore.

PATTY PRAVO e BRIGA - UN PO’ COME LA VITA voto 5,5

Patty Pravo e Coso. Lei diva, intramontabile. Grande coraggio. Due palle grandi così. Con i rasta poi…

Lui chi è? Mi sa che non lo voglio sapere.

Patty, Patty…Uccidilo stanotte, presentati da sola e ti alzo il giudizio di due voti.

LOREDANA BERTE’ - COSA TI ASPETTI DA ME voto 6,5

Vedi sopra, ma senza Coso. A me queste donne fragili con le palle, piacciono. Sì, fragili e quindi con le palle. Queste che hanno vissuto davvero. E non hanno paura di alzare la gonna, perché non nascondono il dolore. E’ tutto sotto i nostri occhi.

Loredana ha preso una deriva pop, anche qualcosa più di pop. Ma chissene frega. Ti voglio bene.

NEGRITA - I RAGAZZI STANNO BENE voto 6

senza infamia e senza lode. Ma senza lode eh!

MAHMOOD - SOLDI voto 7,5

La vera rivelazione di questo Festival. Bravo, contemporaneo ma nel senso buono. Vocalità interessante. Tutto al posto giusto, proprio per questo lui si trova nel posto sbagliato della classifica. Perdonali Mahmood!

ZEN CIRCUS - L’AMORE E’ UNA DITTATURA voto 9

Non ho dubbi. E’ la mia canzone preferita di questo Sanremo (e non solo di questo). Una perla (ai porci?) . Un pezzo senza ritornello a Sanremo. Quasi un flusso di coscienza. Una canzone che avrei voluto scrivere io. Testo scomodo, come la musica. Davvero notevole.

“Hai la democrazia dentro al cuore

Ma l’amore è una dittatura

Fatta di imperativi categorici

Ma nessuna esecuzione

Mentre invece l’anarchia la trovi dentro ogni emozione”

Capito Einar?

PAOLA TURCI - L’ULTIMO OSTACOLO voto 7

Ce ne fossero di Cantanti così in Italia. Invecchiando migliora. Sanremo dopo Sanremo si apprezza sempre di più. 10,100,1000 Paola Turci !

IL VOLO - MUSICA CHE RESTA voto 3

E’ l’unica canzone che non ho riascoltato per fare le pagelle. Oh, ci ho provato, proprio non ce l’ho fatta. Arriveranno secondi o terzi. Due palle. Anzi tre.

EX OTAGO - SOLO UNA CANZONE voto 5+

Quanto è banale dire che il cantante pare Jovanotti più bello e più intonato? Però il cantante sembra Jovanotti più bello e più intonato. Il resto? E’ solo una canzone.

MOTTA - DOV’E’ L’ITALIA voto 8+

Il filone è sempre quello Indie (o Itpop) di cui sopra. Ma lui ha una cifra tutta sua. Grande stile, grande scrittura, grande canzone, voce espressiva. Personaggio giusto. Nel festival meno politico della storia, in un momento in cui la politica fa paura, ecco il pezzo più politico. Non ha scatenato polemiche per un semplice motivo: chi dovrebbe essere colpito da queste parole, non le capisce. Tutto qui. Bravo Motta!

BOOMDABASH - PER UN MILIONE voto 5,5

Sento che già nel momento in cui ho scritto “sento” avevo già detto troppo di questa canzone. Solita storia. Pezzo radiofonico e basta.

SIMONE CRISTICCHI - ABBI CURA DI ME voto 8

Cristicchi sa come farlo. Come farlo bene. Testo e interpretazione che arrivano dritti al cuore. Maturità artistica ormai raggiunta, direzione teatrale sicuramente. Questa è davvero una bella canzone. E, forse, è l’unica che stringe la mano della pace tra me e il pubblico di Sanremo. Seconda classificata? Terza? Siamo lì.