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Crisi di governo, Conte annuncia le dimissioni

In serata, dopo il dibattito in Aula, il premier è salito al Quirinale per rassegnare le dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il governo rimarrà in carica per sbrigare gli affari correnti. Le consultazioni del capo dello Stato inizieranno subito, nelle giornate di mercoledì e giovedì.
In un lungo discorso, durato quasi un'ora, Conte ha accusato duramente il vicepremier Salvini, definendo una "decisione gravissima" e una "violazione del contratto di governo" l'avvio della crisi voluta dal leader leghista. Il premier ha accusato Salvini di opportunismo per aver iniziato la crisi pochi giorni dopo aver incassato la fiducia sul decreto sicurezza, di "scarsa sensibilità istituzionale" e di incoerenza per aver presentato una mozione di sfiducia senza però ritirare dal governo i ministri della Lega.
Secondo Conte il ministro dell'Interno ha "trascurato i propri doveri" per "seguire interessi personali e di partito". Il presidente del Consiglio ha anche detto che Salvini ha "invaso le competenze degli altri ministri creando sovrapposizioni e interferenze che hanno finito per minarne l’efficacia dell’azione" e "chi ha responsabilità politiche dovrebbe evitare nei comizi di accostare agli slogan politici i simboli religiosi".
Conte ha ricordato anche il caso Russiagate, una vicenda che "merita di essere chiarita", affermando che Salvini avrebbe dovuto riferire in Parlamento.
Dopo il discorso di Conte ha preso la parola il vicepremier Salvini: "Rifarei tutto quello che ho fatto". Il leader leghista ha detto di non aver paura del giudizio degli italiani ma di essere comunque disposto a votare assieme al M5S il taglio dei parlamentari e la nuova manovra economica.

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