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Caso Maugeri, la Corte dei Conti ha condannato Formigoni e altri al risarcimento di 47,5 milioni

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Roberto Formigoni
La Corte dei Conti della Lombardia ha condannato al risarcimento di un danno erariale pari a circa 47,5 milioni di euro l'ex governatore lombardo Roberto Formigoni e le altre persone coinvolte nella vicenda di corruzione della fondazione Maugeri.

I giudici contabili hanno riconosciuto la fondatezza dell'impianto accusatorio, accertando l'esistenza di un "complesso sistema illecito", e hanno parzialmente accolto le richieste della procura. La procura lombarda della Corte dei Conti aveva chiesto un risarcimento a favore della regione pari a 60 milioni di euro: la Corte però ha dichiarato il difetto di giurisdizione nei confronti di uno dei soggetti coinvolti, riducendo l'importo a 47,5 milioni di euro.

A risarcire la regione saranno l'ex governatore Roberto Formigoni, l'ex assessore lombardo alla Sanità Antonio Simone, gli ex vertici della Fondazione Maugeri, Umberto Maugeri e Costantino Passerino, la Fondazione stessa e l'uomo d'affari Pierangelo Daccò. Le somme già sequestrate nei mesi scorsi - 5 milioni di euro, comprensivi di vitalizi e pensione, a Formigoni, 10 milioni ciascuno a Simone e Daccò e 4 milioni a Maugeri e Passerino - verranno ora convertite in pignoramento.

Per il caso Maugeri l'ex senatore è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione (ora è ai domiciliari). Secondo quanto ricostruito dalle indagini, circa 60 milioni di euro di fondi pubblici erogati alla fondazione Maugeri tra il 1997 e il 2011 sono stati distratti illecitamente e usati per pagare tangenti.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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