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Migranti, c'è l'accordo per la redistribuzione

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I ministri dell’Interno di Italia, Malta, Francia e Germania hanno raggiunto un accordo per la redistribuzione automatica dei migranti che arrivano via mare in Europa e sbarcano sulle coste italiane el maltesi.

L'intesa è arrivata al summit che si è tenuto lunedì 23 settembre a La Valletta, a cui hanno partecipato anche la Finlandia, che ha la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, e il commissario europeo uscente all’immigrazione Dimitris Avramopoulos.

"Da oggi possiamo dire che l’Italia non è più sola nella gestione dei flussi migratori. Sono molto soddisfatta della disponibilità mostrata dagli altri Stati a seguire una linea finalmente europea. E non era affatto scontato", ha detto al termine del vertice la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.

L'accordo prevede la redistribuzione dei migranti su base obbligatoria con un sistema di quote che verrà stabilito in seguito. Italia e Malta hanno ottenuto che il meccanismo riguarderà tutti i richiedenti asilo e non solo quelli che hanno ottenuto lo status di rifugiato. E tempi rapidi (massimo un mese) per i ricollocamenti. I paesi che riceveranno la propria quota di persone dovranno quindi farsi carico dell'accoglienza, della valutazione delle richieste di asilo e degli eventuali rimpatri. Il meccanismo delle quote riguarda solo i migranti che vengono salvati in mare dalle navi militari e da quelle delle ong, non coloro che raggiungono autonomamente le coste italiane e maltesi.

L'Italia non sarà più il paese di primo approdo: "noi abbiamo sempre detto che chi arriva a Malta e in Italia arriva in Europa", ha detto Lamorgese. La proposta avanzata dall'Italia sulla rotazione dei porti è stata accettata solo in parte: avverrà infatti su base volontaria. Nei fatti gli sbarchi continueranno ad avvenire soprattutto nei porti italiani e maltesi: solo in casi particolari gli altri paesi vicini (Francia, Spagna, Slovenia, Grecia) potrebbero decidere di accogliere le navi di soccorso. La bozza di accordo verrà ora presentata al prossimo vertice dei ministri dell'Interno della Ue a inizio ottobre, dove si cercherà anche di allargarlo ad altri paesi.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni