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Siria: iniziato l'attacco della Turchia contro i curdi

Poco dopo l'annuncio, secondo quanto riportano i media locali, sono partiti i primi raid aerei contro la città di Ras Al Ain, al confine tra Turchia e Siria, seguiti da attacchi di artiglieria. Secondo le milizie curde Ypg i bombardamenti avrebbero già provocato due vittime tra i civili. All'offensiva, oltre alle forze turche, partecipa anche l'Esercito libero siriano, gruppo di ribelli sunniti finanziato e armato da Ankara.
Con questa operazione la Turchia vuole creare una "zona cuscinetto" al confine turco-siriano, in modo da allontanare le forze curde siriane, considerate da Ankara un gruppo terroristico legato al Pkk turco. L’operazione era stata annunciata nei giorni scorsi dopo la decisione del presidente statunitense Donald Trump di ritirare i soldati americani presenti nella zona anche per proteggere i curdi, che negli ultimi anni hanno hanno combattuto l'Isis al fianco degli Stati Uniti.
L'Unione europea, per bocca di Jean Claude Juncker, ha subito chiesto lo stop dell'operazione militare minacciando di tagliare i "finanziamenti ad Ankara". L'offensiva rischia, oltre che di destabilizzare ancora di più la regione, di far liberare i tanti miliziani dell'Isis, tra cui molti foreign fighters europei, rinchiusi nelle carceri curde.

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