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Ex Ilva, ArcelorMittal pronta a lasciare

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Ilva di Taranto
Svolta nella travagliata vicenda dell'ex Ilva: ArcelorMittal, la multinazionale indiana che aveva preso il controllo delle acciaierie italiane nel novembre 2018, ha annunciato di voler rescindere entro 30 giorni il contratto di affitto degli stabilimenti di Taranto, Novi Ligure e Cornigliano.

La decisione è stata annunciata con una lettera inviata ai commissari straordinari della società. ArcelorMittal accusa il governo italiano di aver approvato delle leggi che renderebbero troppo difficile per la società gestire e rilanciare l'Ilva, e in generale, eseguire il contratto.

Nella lettera si cita come causa per la rescissione del contratto l'emendamento al decreto 'Salva imprese' approvato nelle scorse settimane che ha revocato alla multinazionale l'immunità penale, una protezione legale necessaria alla società per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penali.

Nella nota si citano anche i provvedimenti del Tribunale di Taranto che ha chiesto ai commissari dell'Ilva di completare alcune prescrizioni entro il 13 dicembre 2019, pena lo spegnimento dell'altoforno numero 2.

Secondo il contratto, sottoscritto dopo una lunga trattativa con il governo, l'attuale affitto avrebbe dovuto trasformarsi in una completa acquisizione nel 2020. La decisione annunciata dalla multinazionale mette ora a rischio migliaia di posti di lavoro.

Immediata la reazione dei sindacati: 'la decisione di ArcelorMittal è "un fatto grave che chiama in causa la responsabilità del governo e della politica. Siamo davanti ad un vero disastro industriale, sociale ed ambientale", ha detto la segretaria nazionale della Cisl Annamaria Furlan.

"È da tempo che noi evidenziamo forti preoccupazioni rispetto alla realizzazione dell’accordo. Il comportamento del governo è contraddittorio è inaccettabile", ha detto Francesca Re David della Fiom Cgil.

"Tra le motivazioni principali, il pasticcio del 'Salva imprese' sullo scudo penale. Un capolavoro di incompetenza e pavidità politica: non disinnescare bomba ambientale e unire bomba sociale", ha commentato Marco Bentivogli della Fim Cisl.



Ilva di Taranto