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Prescrizione, Italia viva: ''Pronti a sfiduciare il ministro Bonafede''

Il nodo della prescrizione resta motivo di tensione nella maggioranza. L'intesa raggiunta da M5s, Pd e Leu per modificare la legge Bonafede dovrebbe passare da un emendamento al decreto Milleproroghe. "Dopo che per tre giorni gli spin del Pd avevano spiegato che Renzi era nell'angolo oggi emerge la verità''. Quel che resta della maggioranza non ha ancora deciso che cosa fare sul Lodo Annibali. E Iv non indietreggia. Se ci sarà la richiesta di un voto di fiducia sul Governo, Iv rilancerà sulla mozione di sfiducia al Senato dove Renzi è convinto di portare tutti i voti di IV, le opposizioni (difficile ipotizzare il soccorso azzurro proprio sulla giustizia) e qualcuno anche del Pd. Il ministro Bonafede sarebbe costretto a dimettersi". “Noi non molliamo nemmeno di un centimetro. Dicono che io mi fermo per aspettare le nomine. Si vede che non mi conoscono", ha detto Matteo Renzi. "La legge Bonafede cambierà - insisteva tuttavia stamani. Come e quando cambierà dipende dalle arzigogolate tattiche parlamentari. Ma noi non ci fermeremo finché gli avvocati e i magistrati continueranno a dire che le proposte di Bonafede sono incostituzionali''. Ha poi concluso il leader di I.V. Ha provato quindi il segretario del Pd Nicola Zingaretti precisare il punto della situazione: "Mi sembra che ci sia la conferma di un buon punto di arrivo che ci permette ora di riaccendere l'agenda per il lavoro e la crescita, lo sviluppo e gli investimenti, sulla scuola, l'economia e il lavoro ripartendo da uno spirito che deve essere unitario. Mi sembra che ci sia la conferma di un buon punto di arrivo. Non se ne può più di polemiche e picconate. Gli italiani si aspettano una comunità che produca i fatti. Ora avanti tutta per dare risposte a un Paese che se l'aspetta".

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