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Il suono del silenzio: una riflessione al termine della ‘’Fase 1’’

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Il suono del silenzio. Il cinguettio degli uccelli, qualche lontano e saltuario ronzio di motore dalla strada, le foglie che si lasciano trascinare come una zattera in balìa delle onde ed il fruscio del vento sui campi verdi.

Quando abbiamo dato così importanza a sensazioni come queste? La voglia di catturare uno sguardo, la nostalgia dei sorrisi, la frenesia nel vedere la reazione dell’altro di fronte ai nostri gesti e il desiderio di ascoltare chi ci sta vicino per dargli un consiglio o semplicemente per sentire qualcosa di diverso dall’assordante silenzio che ci circonda. Quando abbiamo dato così importanza ad emozioni come queste? Tempo: l’oro di chi si sveglia presto la mattina, l’arbìtrio di gestirlo come meglio si crede rispettando le regole che ci sono state imposte. La libertà: la si riconosce in questo momento la sua vera importanza, quanto conti e quanto sia indispensabile per poterci esprimere al meglio. Eggià, la libertà, quella che ci è stata donata dall’Alto e quella che è stata combattuta dai nostri antenati nei campi, nelle trincee e con il fucile in mano; non seduti su un comodo divano. Quando tutto questo finirà, che cosa ne rimarrà della nostra libertà? Sapremo darle il giusto valore? La libertà di un abbraccio, la libertà di andare a lavoro, di andare in chiesa o di salutare per l’ultima volta un nostro caro nel momento dell’addio, la libertà di uscire, di camminare, di correre e di respirare senza barriere; la libertà di instaurare ed incrementare relazioni vere, magari quelle riscoperte. La libertà di cambiare i rapporti con le relazioni meno vere, quelle che ci hanno deluso. Quando impareremo che ciò che sentiamo dentro di noi è la cosa che più conta nei rapporti? Quando impareremo che la semplicità nel prendere le decisioni sarà tanto più grande quanto saremo capaci di ascoltare noi stessi? Il suono del silenzio, quello dentro di noi: quel silenzio enorme dato dall’insieme di sensazioni ed emozioni provate in questo periodo… La preoccupazione del proprio stato di salute, la cura del prossimo che è diventato quello più vicino a noi e la disperazione in momenti di sconforto. Il suono del silenzio, quello che ci cambia: quel silenzio che è diventato importante per capire chi siamo e cosa vogliamo, per comprendere chi abbiamo vicino e per amare tutto quello che abbiamo, perché se “abbiamo” vuol dire che “siamo”: già questo è un grande dono e una vera fortuna! Il suono del silenzio, quello che impareremo ad ascoltare dentro di noi quando tutto il grande silenzio sarà meno grande e quando torneremo alle vite di prima, che come prima non saranno più: sarà in quel momento che il silenzio che cercheremo ci saprà guidare nelle scelte vere della nostra vita!



da Giacomo Giannini



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