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Coronavirus, Italia: ''si'' dal Governo per ripartenza a regole uguali tra Regioni

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Il testo del decreto al vaglio del Cdm prevede nuove linee guida in vigore dal 18 maggio. La distanza minima interpersonale scende a un metro (due solo durante l'attività fisica in palestra), misurazione della temperatura corporea e consigliate le prenotazioni per quasi tutte le attività. La soddisfazione dei governatori: le regole saranno uguali per tutti.

Il governo ha dato l'ok alla proposta delle Regioni per le nuove riaperture a partire dal 18 maggio. Per il premier Conte c'è stata una "portentosa collaborazione istituzionale". Ripartono ristoranti, bar, parrucchieri e altre attività. Intanto il nuovo bilancio del contagio in Italia fa registrare altri 242 morti, di cui 115 in Lombardia. In calo i nuovi casi: +789 (rispetto ai 992 di giovedì). Boom di guariti: 4.917 in 24 ore. Prenotazione obbligatoria e tempo limitato per il cliente all'interno del locale per parrucchieri, barbieri ed estetisti, secondo le misure concertate dalle Regioni e presentate al governo per la riapertura dal 18 maggio. Valgono sempre le norme della sanificazione dei locali, dell'informazione ai clienti e dei dispositivi di distanziamento sociale e igienizzazione delle mani per evitare il contagio. Si è poi conclusa a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri per il via libera al decreto legge sulle riaperture. La seduta era stata sospesa intorno alle 18, in attesa di un incontro tra i governatori, il premier Giuseppe Conte e i ministri degli Affari regionali e della Salute Francesco Boccia e Roberto Speranza ed era ripresa alle 23.