comunicato stampa
Tumore al seno: nuove cure

Importanti conferme arrivano dal Congresso europeo dedicato al carcinoma, l'Esmo Breast Cancer Virtual Meeting, che riguardano soprattutto le pazienti con tumore metastatico del tipo HER2 positivo, che interessa circa il 15-20% dei casi.
Un nuovo farmaco orale Tucatinib, approvato negli Usa a fine aprile, conferma la sua efficacia nel rallentamento della malattia. I risultati dimostrano che anche in pazienti molto trattate dalle terapie, aggiungere Tucatinib alla terapia standard, prolunga la sopravvivenza in modo significativo. Tucatinib presenta difatti una molecola molto selettiva, in grado di puntare il bersaglio e arrestare la replicazione delle cellule tumorali, ed è anche sufficientemente piccola da attraversare la barriera emato-encefalica del cervello.
Lo studio è stato fatto su 610 donne divise in due gruppi con caratteristiche simili: 480 hanno ricevuto la terapia combinata con Tucatinib. Il risultato è stato del 41% rispetto al 23% del gruppo di controllo, e a un anno dal trattamento, la sopravvivenza senza progressione della malattia è stata del 20,8% più alta, quindi con il rischio di morte ridotto al 34% e di progressione del 52% anche nelle pazienti che presentavano metastasi cerebrali.
La seconda novità riguarda l'anticorpo Trastuzumab, che combinato alla chemioterapia, invia alle cellule tumorali 8 molecole di chemioterapico per ogni anticorpo. Anche in questo caso il risultato ottenuto mostra una regressione del 55% delle metastasi in pazienti molto trattate. Dopo 11 mesi di osservazione, la malattia è progredita in 48 pazienti delle 184 coinvolte nello studio della sperimentazione, ma solo in 4 casi è avanzata a livello cerebrale. I risultati quindi, promettono un buon risultato contro la lotta alla malattia.

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